ANNA IPPOLITO

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Pareidolie

PAREIDOLIE

Mascherone

MACCHINA C.1, 2014

Bicicletta, legno, acciaio armonico, PVC, acciaio, gomma.

330 x 62 x 185 cm.

(a 4 mani con Marzio Zorio).

Speziale

Gelem

Sofonia

 

Libertà di muoversi, libertà di giocare, di ascoltare, di prendersi una pausa, di ritrovare la concentrazione su se stessi e sul mondo circostante, osservando, esplorando, viaggiando.

E’ proprio dall’idea di gioco, di viaggio, di ascolto, di osservazione, di ciclicità, che proviene la realizzazione di quest’opera.

Ciò che ci interessa proporre alle persone è una concreta e attiva riflessione su tali temi, attraverso un installazione che è anche un gioco, come possono essere l’altalena, o il girello, che però, a differenza di questi ultimi, possiede anche il valore aggiunto della scoperta, attraverso l’ascolto e l’osservazione.

Salendo sulla bicicletta, ogni persona può sperimentare l’idea del viaggio.

Pedalando attiva il carillon che dà vita ad una melodia che fa da colonna sonora ad una esperienza, che coinvolge tutti i sensi e che non ha bisogno di spostamenti fisici, perché ha già intorno a se la bellezza e la spettacolarità. E’ un momento di concentrazione ludica.

Attraverso il moto circolare della bicicletta che viene trasmesso al cilindro, si può sperimentare un concetto di tempo ciclico, in cui l’inizio e la fine della melodia non sono opposti, ma coincidono ricreando un rapporto di continuità e ripetizione, sovrapponibile al concetto naturale di tempo.

 

 

Freedom to move, freedom to play, to listen, to take a break, to find time to concentration on ourselves and the world around us, observing, exploring, travelling.

It's from this idea of ​​play, travelling, listening, observation, cyclicity, which comes the realization of this work.

What we are interested to propose to the people is a concrete and active reflection on these issues, through an installation that is also a game, be it a swing, or the walker, but, unlike the latter, also has value added through discovery, listening and observation.

By mounting the bike, every person can experience the idea of the trip.

Pedalling activates the music box that gives life to a melody that is the soundtrack to an experience that involves all the senses. It is not necessary to move around the park; all around gives beauty and spectacle. It's a moment of playful concentration.

Through the circular motion of the bicycle that is transmitted to the cylinder, it can experience a concept of cyclical time, in which the beginning and the end of the melody are not opposite, but coincide recreating a relationship of continuity and repetition, in line with the concept of natural time.